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Telerilevamento

TELERILEVAMENTO E DIFESA DEL SUOLO

Lo studio e l’interpretazione scientifica degli eventi franosi e dei fenomeni correlati che si manifestano sul Territorio sono oggi supportati dall’impiego di tecnologie di Telerilevamento aereo e satellitare, unitamente all’applicazione di metodi e procedure di analisi ed elaborazione dei dati in ambiente informatico (Sistemi Informativi Geografici e Sistemi di Supporto alle Decisioni) .

Le tecniche di Telerilevamento devono essere considerate, nella loro completezza tecnologica ed operativa, come il complesso delle tecnologie e dei metodi di analisi in grado di fornire dati di immagine tramite un’ampia gamma di sensori e di piattaforme mobili o fisse, capaci di rilevare informazioni originali a distanza così come informazioni ancillari a supporto dei metodi tradizionali di indagine (rilievi di superficie, acquisizione da sensoristica fissa, sondaggi e campionamenti, etc.).

Le varie tecniche di Telerilevamento (satellitare, aereo e prossimale), pur se diverse tra loro in termini operativi, producono informazioni differenti con benefici diversi a secondo del tipo di applicazione richiesta e del contesto geografico di interesse, pertanto tali tecniche devono essere considerate complementari tra loro e mai poste su livelli di competizione soprattutto in riferimento alle possibili risoluzioni spaziali delle immagini.

Dati da telerilevamento satellitare disponibili in Regione Campania
Lo studio ed il monitoraggio della dinamica dei versanti con l’impiego di piattaforme spaziali, aerospaziali ed aeree rappresentano da molti anni uno dei settori applicativi delle tecniche di Telerilevamento.

Le indagini di Telerilevamento nello studio della dinamica dei versanti sono caratterizzate da tre obiettivi applicativi fondamentali, tali obiettivi possono essere affrontati operativamente in maniera distinta o complessiva in relazione alle specifiche esigenze conoscitive o d’intervento:

  • l’identificazione e la descrizione del dissesto in atto;
  • l’individuazione delle aree con propensione ai fenomeni gravitativi e/o erosivi (incluso i fenomeni di desertificazione e di de-vegetazione a seguito di incendio);
  • il monitoraggio dell’evoluzione spazio-temporale dei fenomeni gravitativi e/o erosivi.

Il principale contributo delle osservazioni da Telerilevamento è quello di fornire informazioni dirette di carattere geomorfologico, di copertura e\o utilizzazione del suolo e di tipo geo-litologico; tali informazioni si rivelano essenziali nell’identificazione e nell’analisi dei fattori predisponenti e delle cause determinanti il fenomeno gravitativo.

Il Telerilevamento fornisce quindi quel necessario contributo ad una successiva ed indispensabile analisi delle caratteristiche morfologiche e geologiche complessive di una regione che presenta fenomeni diffusi di instabilità dei versanti.

In particolare, questo tipo di analisi viene necessariamente realizzata in ambiente GIS utilizzando database geografici digitali poiché i fattori che contribuiscono all’instabilità di un pendio sono generalmente complessi e diversi, comunque difficili da valutare con soli pochi elementi conoscitivi.

In particolare, l’impiego di sensori (passivi o attivi) a bordo di piattaforme satellitari consente osservazioni periodiche a basso costo permettendo di rilevare sulle superfici indagate modificazioni spesso collegate, in maniera diretta o indiretta, ai fenomeni d’erosione superficiale e/o di movimento lento di masse instabili.

Ad esempio, il Telerilevamento con sensori satellitari passivi contribuisce allo studio delle aree di frana o con propensione al dissesto attraverso il rilevamento e/l’identificazione di alcuni fattori predisponenti dell’umidità di superficie o di massa, della fratturazione, della morfologia, delle complessive condizioni ambientali e territoriali di un’area (vegetazione, drenaggio, litologia, viabilità, uso del suolo, etc.) ed in generale di concause prossime o remote (pericolo distale).

Comune di Buonalbergo (BN)

Dalla fine degli anni ’90, la disponibilità per uso civile di sensori di Telerilevamento declassificati dalle applicazioni militari, ha reso possibile l’impiego di immagini da alta risoluzione, cioè con dettaglio geometrico di carattere metrico o sub metrico, spingendo l’applicabilità delle osservazioni satellitari anche in contesti di carattere comunale, o comunque con un effettivo vantaggio nell’identificazione ed interpretazioni di caratteristiche territoriali, precedentemente poco “visibili”.

Ulteriormente, dagli anni ’90, tramite l’impiego di sensori radar ad apertura sintetica (SAR) e con metodologie di elaborazione del segnale di fase su schema multitemporale (interferometria SAR differenziale o DInSAR), l’applicabilità del Telerilevamento per la Difesa del Suolo si è rafforzata con la possibilità di rilevare deformazioni sub-centimetriche delle masse instabili.

Comune di Campagna (SA)


Ciò può realizzarsi però a fronte di ottimali condizioni delle aree indagate su cui si manifestano i fenomeni, come: caratteristiche della superficie (assenza di vegetazione densa, elevata umidità del topsoil, basso grado di rugosità, etc.), pendenza ed esposizione del versante osservato rispetto alla traccia orbitale della piattaforma ed all’angolo di vista del sensore.

Qualora tali condizioni venissero a mancare risulterebbe necessario “strumentare” la superficie osservata con riflettori radar, passivi o attivi, in grado di migliorare in modo puntuale le capacità riflessive alle microonde delle superfici osservate (backscatter) e di conseguenza consentire il rilevamento del fenomeno anche su aree con caratteristiche inadeguate.

Negli ultimi anni le tecniche di Telerilevamento hanno coadiuvato in molti casi le attività di tipo conoscitivo ed interpretativo realizzate dal Settore Difesa Suolo della Regione Campania, consentendo di raggiungere un elevato livello di applicabilità delle tecnologie e dei metodi disponibili.

Negli ultimi anni le tecniche di Telerilevamento hanno coadiuvato in molti casi le attività di tipo conoscitivo ed interpretativo realizzate dal Settore Difesa Suolo della Regione Campania.

Il Progetto TELLUS realizzato per iniziativa del Ministero dell’Ambiente e tutela del Territorio e del Mare dal PODIS PON ATAS 2000-2006, e portato al termine con la Provincia di Benevento, tramite il MARSec, nell’ambito delle attività di completamento previste dall’Accordo Quadro DGR 155/07, ha consentito di acquisire conoscenze e tecnologie in ambito di Telerilevamento satellitare e aereo finalizzato alla mitigazione dei rischi idrogeologici.

La Regione Campania acquisirà altresì le basi dati ad altissima risoluzione che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in attuazione del Piano Straordinario di Telerilevamento Ambientale (L. 179/02, art. 27 ), renderà disponibili con finalità di difesa dell’assetto idrogeologico del territorio. In data 9/08/2007 è stato pubblicato il bando di gara per l’acquisizione dei dati prodotti da telerilevamento basato su tecniche Lidar e interferometria.




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