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Progetto Sinkhole

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Il territorio della Campania è interessato da numerosi fenomeni da sprofondamento; essi possono avere un’origine naturale, risultando diffusi sia nelle aree collinari e montuose appenniniche che nelle aree di piana, oppure essere fenomeni indotti dalla presenza di cavità antropiche, maggiormente noti per le loro catastrofiche conseguenze nel sottosuolo nell’area flegreo-napoletana e nella piana campana.
Le morfologie che vengono così a formarsi sono indicate con il termine sinkhole che, inizialmente utilizzato per indicare una depressione di forma sub-circolare dovuta al collasso di cavità carsiche sotterranee, col tempo ha ampliato il suo significato, indicando tutte le cavità formatesi a seguito di un fenomeno di sprofondamento non direttamente e/o necessariamente associato a fenomeni di dissoluzione carsica.

Stante la diffusa presenza dei fenomeni di sprofondamento nel territorio regionale, il Settore Difesa del Suolo ha ravvisato l’esigenza di disporre di un quadro completo dei fenomeni di sprofondamento di origine naturale presenti sul territorio campano. Infatti gli sprofondamenti rapidi in Campania possono rappresentare un fattore di grande rischio a causa della loro imprevedibilità; lo studio sui sinkhole di origine naturale del territorio campano rappresenta un contributo alle conoscenze di base per la pianificazione e regolamentazione dell’uso e del governo del territorio ai fini della prevenzione delle situazioni di rischio.
Nell'ambito della Convenzione Censimento e catalogazione degli sprofondamenti legati a cause naturali (sinkhole) della Campania, stipulata il 18 febbraio 2010 tra il Settore Difesa del Suolo e il Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Geotecnica e Ambientale dell'Università di Napoli Federico II, è stato condotto uno studio che ha permesso di realizzare un primo inventario completo, seppur non definitivo, delle fenomenologie da sinkhole di origine naturale presenti sul territorio campano, portando all’identificazione di 180 casi variamente distribuiti in differenti contesti geologici e geomorfologici.
L’inventario, realizzato alla scala 1:25.000, è stato ottenuto mediante la consultazione e l'analisi di foto aeree e mappe topografiche sia attuali che storiche e a varie scale (da 1:100.000 a 1:5000), una ricerca storico bibliografica e sopralluoghi mirati. È stato inoltre realizzato un database in ambiente GIS per la raccolta e l’archiviazione di dati geologici, geomorfologici, morfometrici, strutturali, idrogeologici e storici, che rappresenta uno strumento dinamico suscettibile di implementazioni in funzione dell’evoluzione delle conoscenze scientifiche sulle fenomenologie in questione e dell’acquisizione di nuovi dati.

Tra le tipologie di sinkhole di origine naturale presenti in Campania, si possono distinguere grandi doline da crollo di origine carsica che si aprono sui versanti carbonatici; sinkhole che si sviluppano nelle coperture detritiche (brecce di versante e ghiaie di conoide) presenti alla base di massicci carbonatici; sinkhole che si sviluppano in materiali limoso-sabbioso-ghiaiosi delle aree di piana alluvionale. In quest’ultimo caso si individuano morfologie nettamente circolari con la falda generalmente sub-affiorante e un piccolo specchio d’acqua che sovente occupa il fondo della depressione. Spettacolari esempi sono rappresentati dal Lago di Corree, nel comune di Marzano Appio, dalle fosse dell’Agro Falerno e da quelli, di minori dimensioni, della Piana alluvionale dei Fiumi Lete (a Pratella) e del Volturno (tra Mastrati e Raviscanina).

Sinkhole

Il contributo derivato da questo primo censimento complessivo delle fenomenologie presenti in Campania ha permesso di individuare alcune “macroaree”, in cui i fenomeni di sinkhole risultano più diffusi e concentrati, ed "aree di attenzione” che risultano particolarmente suscettibili all’accadimento di questo tipo di eventi. Si tratta di aree caratterizzate dalla presenza di numerosi fenomeni che in alcuni casi si sono ripetuti anche in tempi recenti (es. Telese e Forino). La loro frequenza di accadimento pone in alcune aree seri problemi per le autorità locali in termini di rischio geologico-ambientale e di pianificazione territoriale e suggerisce di considerare anche questi fenomeni nella valutazione del rischio nei Piani per l’Assetto Idrogeologico e nei piani di Protezione Civile.

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Inoltre per le aree maggiormente suscettibili a questi fenomeni occorrono approfondimenti di maggiore dettaglio per la pianificazione di livello comunale e la progettazione di opere e infrastrutture. Particolare attenzione dovrà essere infine rivolta ai territori classificati ad alta sismicità dove nel passato si sono già generati sinkhole di grandi dimensioni.



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